destionegiorno
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Gianluca Leissring Lauricella è nato nel 1986 a Stoccarda, in Germania, dove ha vissuto solo nei primi anni di vita. È cresciuto a Roma, una città a cui è molto legato, nei luoghi stupendi del centro storico a due passi dalla bellissima Piazza Navona. La passione per la poesia nasce negli ultimi ... (continua)
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Una parentesi chiusa, da banali e singolar pretesti,
divora come buchi neri
tutta la luce delle nuove giornate.
La femminil disfatta,
che tutto spense e tutto rese assente,
riempie ogni secondo il fegato di tutto il pianto.
Ove tutto muore, e... leggi...
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Quel che resta del diluvio
di lacrime e fango intriso
prende il senso in quell’ultimo litigio.
L’alone d’addio che cade... leggi...
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Odo il tremito fluente
delle cave intime del cuore
quando aspetto il nostro giorno di bollente amore.
Vivo quel giorno... leggi...
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Mi sento vivo
mentre respiro ogni bacio
che nel cuor concedi tra l’ali del tuo destino.
Mi sento libero, tra le dune,
mentre resti con la tua pelle a dormir
il firmamento di queste mistiche lune.
Mi sento più giulivo, nel cielo del... leggi...
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S’alza il cuor con te vicino
e la felicità regna dentro
la luce degl’occhi color rubino.
Ogn’opera come un bacio
travolge la mente di diamante
nello scorcio d’ogni attimo assoluto.
L’ora non fugge il tempo
e l’eterno vive assonante
ogni... leggi...
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La bellezza d’una rondine
veste la figur fanciulla
dell’alma tua gioiosa.
Il bacio al culmine
vola nel... leggi...
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Guardo le tue curve
d’arcobaleno
mentre si spiegan le mie vele,
e i color del tuo... leggi...
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Il battito della tua immagine
risuona l’essenza viva
delle mie umili pagine.
L’eco delle parole
insegue le nuvole
e piove dolci lettere d’amore
in laghi e montagne
e nutre l’anima
come una Venere.
Tu sei la rosa
che germoglia i boschi... leggi...
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I passi del mio tempo
son peccato e son sconfitta
se diretti verso le lusinghe
di talunque donna nella via.
Vorrei invece affrettar il cammino
per raggiunger l’intimo del cuor tuo
e far veder il fior che sei
attraverso gli occhi miei,
e... leggi...
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Nella giungla scura del mondo
fu la roccaforte del mio cuore
preda della luce del sorriso tuo
e la torre espugnata in un istante
al momento del battito di ciglia.
E il fior, l’aprir dei suoi petali,
guardò curioso il ciel e la bellezza tua
come... leggi...
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Gianluca Leissring Lauricella
Le sue 19 poesie in Introspezione
Con rabbia stacco a pezzi come morsi
quel che resta ormai impalpabile
tra tutti i momenti vissuti, sfiniti e spesi.
Le sinfonie così stonate delle liti, e la fine di tutti i sogni,
compongono or nello spartito
una musica di grandi sfoghi sorda
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Una parentesi chiusa, da banali e singolar pretesti,
divora come buchi neri
tutta la luce delle nuove giornate.
La femminil disfatta,
che tutto spense e tutto rese assente,
riempie ogni secondo il fegato di tutto il pianto.
Ove tutto muore, e
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Lacrime nere si diffondono
nell’aria scontenta e bassa testa
come uno zotico costrutto.
L’amor fradicio dell’inquieto nuvolo
difforma ogni possibile risoluzione
nel buio più buio d’una triste chiusa.
Nell’epilogo dell’ardore già buttato
ogni
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Tra i color cadenti d’ultime beltà
il nostro amor vien via come una ghigliottina
ma non confessa ancora le parole dell’addio.
I baci non sfioran più
l’antiche scene di romantiche nobiltà
e il fragile restare attaccati insieme nell’autunno.
E
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Della marea di mentite bugie e fango,
nella tua tal faccia,
non mi bevo più nemmanco le restanti gocce.
Nell’apnea, sotto le melme di fandonie cotte
che insisti e non taci,
non m’affogo più perché conscio dell’artefatto amore.
E a destra e
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Quel che resta del diluvio
di lacrime e fango intriso
prende il senso in quell’ultimo litigio.
L’alone d’addio che cade
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S’addolora il tempo
quando si cade in fondo
nei sbagliati crocevia del destino.
Non piove ossigeno
nel deserto miserabile e arido
di quel perduto conforto del fato avverso.
Sempre pronto a rialzarmi, tra le rovine,
per aggrappar con ogni
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Sono in viaggio
a combatter la bile d’ogni oblio
e la nebbia di queste ceneri.
La tua brezza che a me s’addice
sommuove le polveri sottili
dal mio sorriso appena abbozzato.
L’amor porta un nuovo respiro
alla fine del tunnel spinoso
in
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Eco d’un inferno
s’apre nel cuor mosso e pieno
in un bilico senso di smarrimento.
Adesso il pianto mio dintorno,
e
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Non odo più
il delir mio forte
dell’amor vibrato per quell’attimo.
Non oso più
abitar di
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Come una nuvola
si copre il mio Sole
eco della tua nebbia fuggitiva.
D’un grido l’illusione
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Si perde l’anima
nel senso unico del destino avverso
e la condotta della tua scintilla spenta.
È scritto or nelle mani
che le nostre strade son lontane,
e non si stringono più, mai.
Il cuor smarrisce la rotta,
nelle sue parole invane,
e l’amor
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I lembi del cuor mio
chiudo in un’armatura
e maschera di ferro
per nasconder sai
il turbine dell’addio.
Lasci la mano
di tutto il tempo complice
puro d’ogni momento,
e nel mar del ricordo
ogni pensier cade via alla deriva.
Le ferite degli
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Il mio sguardo or s’è arreso
alla fine della nostra meraviglia
che dal nostro pulpito non hai più difeso.
Una nera maschera
nasconde il tristo viso
per l’inevitabil rottura
e d’orgoglio veste
la voce del sentimento
che ormai più non
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Le mani nude, or di te mancanti,
non possono romper le catene
del tuo sonno morto
nelle ceneri del cimitero.
Ma ad ogni passo del mio andar
dentro di me appari
ancor viva essenza
come profumo di un fior.
Come guardo il mar
il pensier
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